Guida a Drupal
pubblicato da admin il Sab, 11/07/2009 - 19:27
Più che una guida (ce ne sono diverse e molto più complete) è una traccia di appunti per adattare Drupal ad un sito scolastico.
Per l'installazione e la configurazione di Drupal è molto esauriente il sito http://www.scuolacooperativa.net/drupal, che mi ha permesso di conoscere in modo approfondito tanti moduli e alcune funzioni basilari di menù e temi.
Il mio obiettivo è quello di personalizzare il CMS per le esigenze di una comunità scolastica.
Drupal mi sembra molto più adatto di altri CMS a realizzare un portale scolastico completo, con la capacità di gestire molte funzionalità (repository, news, commenti, approfondimenti, discussioni, agenda, comunicazioni personali ed anche istituzionali), con canali comunicativi comuni e/o separati, con livelli di accesso diversificati. E' un framework veramente flessibile e modulare con la possibilità di orientare l'implementazione dei moduli aggiuntivi verso usi specifici. Non a caso esiste, oltre alla versione base, una implementazione per pubbliche amministrazioni e una educational per le scuole: in realtà si tratta di diverse aggregazioni di moduli aggiuntivi intorno al core iniziale.
Infatti il naturale tracciamento di utenti e contenuti, la granularità dei permessi, la notevole scalabilità dei moduli, l'uso logico della tassonomia, la pluralità di tipologie testuali e la possibilità di creare gruppi autonomi fanno di Drupal una via di mezzo tra CMS, LMS e socialnetwork.
Le tante possibilità offerte da Drupal costituiscono anche il suo punto di debolezza: la curva di apprendimento nell'uso di Drupal è "abbastanza" semplice per un utente; decisamente più complessa è la sua implementazione e quindi la strutturazione dei moduli. E' necessario avere il supporto di chi conosce bene il software ed è in grado di valutare attentamente le varie opzioni. Infatti è possibile raggiungere le stesse funzionalità attraverso moduli diversi; è bene quindi valutare in sede di implementazione le varie possibilità con i rispettivi limiti.
Diventa problematico modificare la strutturazione strada facendo, in modo particolare per i permessi, le tipologie testuali, le tassonomie: bisogna pensarci bene prima.
L'applicazione pratica è rappresentata dal questo sito.