Piattaforme e-learning
pubblicato da admin il Ven, 10/14/2011 - 21:40
Perchè una scuola può aver bisogno di una piattaforma e-learning?
Una piattaforma e-learning può costituire una espansione dei canali telematici messi in campo da una scuola per diversi motivi:
- necessità di supportare situazioni più o meno lunghe di non presenza a scuola di singoli o gruppi di alunni, per motivi vari;
- progetti di ulteriore integrazione delle TIC nell'ambiente di apprendimento;
- sperimentazione di modelli pedagogici costruttivisti o sociocostruttivisti;
- ampliamento delle risorse librarie;
- progetti di comunicazione/integrazione scuola/famiglie;
- progetti di lifelong/lifewide learning;
- formazione blended o on line del personale scolastico.
Le piattaforme e-learning open source non sono tante e si possono ripartire in tre grandi tipologie, dal punto di vista del "technologically enhanced learning":
1. Virtual Learning Environment o Learning Management System a gerarchia tradizionale (docente/studente) centrata sul corso,
2. Personal Learning Environment: set di applicazioni a disposizione del singolo per gestire la propria formazione in autonomia, integrando apprendimento formale ed informale,
3. ibridi
Tralasciando le applicazioni non open source, i modelli più diffusi sono i seguenti, rispettando le tipologie:
1. Claroline, Dokeos, (evoluzione di Claroline, oggi diventata a pagamento in versione più completa), Chamilo (evoluzione di Claroline rimasta open source), Docebo, ATutor, Moodle, Efront, Lams
2. Elgg, Plone
3. Drupal-ed.
Ovviamente la ripartizione non è rigorosa in quanto gli LMS tendono sempre di più ad inglobare elementi del web 2.0 (tendono cioè verso modalità più aperte) e le piattaforme più grandi permettono modalità diverse.
Gli stessi strumenti del web 2.0 aumentano gli spazi, al plurale, di apprendimento insieme all’aumento delle risorse e dei tools e si mettono a disposizione degli studenti processi tecnologici per fare in maniera funzionale e moderna ciò che già la scuola propone con metodologie tradizionale, e al contempo anche strumenti per fare pratiche diverse. I processi tecnologici del web 2.0 usati per la didattica danno la possibilità da un lato di innovare percorsi e forme di apprendimento e dall’altro sono strumenti al servizio della creatività sia degli studenti che docenti. Il web 2.0 nella didattica è un qualcosa che si aggiunge, in una visione della scuola necessariamente sistemica dove le innovazioni non distruggono ma integrano le pratiche didattiche valide già esistenti.
Una descrizione dettagliata di come integrare una piattaforma e-learning nella pubblica amministrazione si trova sul quaderno CNIPA. Nello stesso sito si trova anche una metodologia di valutazione/comparazione di piattaforme elearning. I riferimenti del CNIPA devono essere contestualizzati nel tempo in quanto oggi (fine 2011) appaiono superati dalla evoluzione delle piattaforme; il riferimento ad Atutor, sia pure in relazione all'accessibilità, appare oggi datato.
In rete ci sono molti articoli di comparazione tra piattaforme elearning, qualche volta non molto al di sopra delle parti. On line è anche un interessante articolo di un giornale specializzato.
Le comparazioni sono sempre difficili, anche perchè le piattaforme sono in evoluzione tecnologica; a volte non si tratta solo di evoluzione tecnica in quanto cambiano mission e vision, badget e target; inoltre ci sono divergenze dialettiche all'interno dei gruppi di progetti e arrivano i forks. Per esempio, Spaghettilearning, antenato di Docebo, era un rifacimento italiano di Claroline: oggi il progetto Docebo si rivolge ad un target più specifico ed ha una vision di alto livello. Anche le trasformazioni del gruppo di progetto di Claroline appaiono romanzesche. Più stabile appare nel tempo ATutor; Moodle, che gode di un gruppo di progetto molto ampio, è in continuo perfezionamento.
Cosa consigliare?
Dipende dall'uso formativo che si intende fare, dall'età degli utenti, dalle risorse di personale e di materiali che la scuola è in grado di mettere in campo, dal ciclo di vita del progetto elearning, dal livello tecnologico di docenti e studenti e quindi dal now out che si intende realizzare (curva di apprendimento).
Attualmente la piattaforma più diffusa, specie a livello universitario, è Moodle (un vero e proprio laboratorio in continua evoluzione, sorretto anche dal modello di apprendimento sociocostruttivista); Moodle può apparire un po' elefantiaco nelle tante integrazioni, che devono essere implementate solo se realmente utilizzate, anche la curva di apprendimento per l'amministratore appare non tanto intuitiva. Allo stesso target si sta rivolgendo Docebo, che allarga l'utenza anche ad organizzazioni non strettamente scolastiche. A livello universitario trovano applicazione anche Elgg, Plone e simili, più adatti ad una didattica nell'ottica del web 2.0 e cioè non strutturata nei ruoli in senso gerarchico. Lams è uno strumento realizzato nell'ambito dell'instructional design ed è utile nella didattica di classe.
Dal punto di vista del docente di 1° e 2° grado appaiono più friendly e più in linea con le pratiche didattiche correnti Claroline con le sue evoluzioni; queste ultime (Dokeos e Chamilo) appaiono al momento (novembre 2011) decisamente accattivanti e amichevoli nei tools e anche nella grafica. Un ruolo a parte ha ATutor, che appare più stabile, con buone funzionalità e buona integrazione negli strumenti applicativi IMS e SCORM prodotti dalla stessa università di Toronto.
Ho inserito nell'elenco anche Drupal-ed perchè copre un campo intermedio tra CMS ed LMS: non ha la compartimentalizzazione rigida tra i vari corsi (come i LMS), mantiene la possibilità di gestire una parte comune a tutti gli utenti e una parte riservata ai vari gruppi, permette la possibilità di gruppi aperti (almeno nella lettura) a tutti gli utenti, rispetto ai LMS non ha molte funzionalità per la valutazione e per gestire il rapporto in senso stretto tra docente e studente ed è pertanto più adatto ad iniziative di formazione e aggiornamento meno strutturate.
Da tener presente, inoltre, la possibilità di integrazione tra i CMS più comuni (Drupal, Joomla, Wordpress, PostNuke) e alcune piattaforme elearning.