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Sicurezza informatica come problema educativo

La sicurezza e l’uso consapevole della rete costituiscono un problema tecnico ed educativo per le famiglie e la scuola; per il dirigente scolastico implicano anche una responsabilità amministrativa.

Il raggiungimento della competenza digitale è una delle raccomandazioni del Parlamento europeo e uno degli obiettivi della strategia di Lisbona; rappresenta quindi un traguardo essenziale per la scuola.

L’utilizzo delle ICT nelle scuole comporta l’assunzione di rischi nelle varie forme (penale, amministrativa, civile, contabile, disciplinare, mista) e la loro gestione:

  • i rischi vanno individuati e gestiti
  • vanno possibilmente evitati o ridotti nei loro effetti negativi
  • o trasferiti a terze parti (assicurazione). I rischi che danno luogo a responsabilità civile (p.es. i danni cagionati a terzi da comportamenti illeciti degli alunni) possono essere trasferiti mediante stipula di un contratto di assicurazione della RC [nei limiti imposti dalla legge finanziaria 2008 - art. 3 comma 59 L. 244/2007 - gli assicurati devono essere solo gli alunni e l’Amministrazione e non il personale].
Lo strumento amministrativo che condensa le procedure per la sicurezza informatica è il documento programmatico sulla sicurezza (DPS), previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali art. 34 e Allegato B, regola 19, del d.lg. 30 giugno 2003, n. 196.
 
Le responsabilità del dirigente scolastico vanno da quelle tecnico-organizzative a quelle gestionali ed educative:
  1. scelta di una architettura adeguata dei sistemi informatici
  2. utilizzo di hardware e software al massimo livello di sicurezza
  3. regolamentazione delle procedure nell’uso
  4. iniziative e attività formative per docenti, famiglie e alunni (didattica della sicurezza).
Molte informazioni e risorse si trovano sul sito apprendere in rete della Microsoft.e sul sito ANP.

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